giovedì 1 maggio 2008

festa del lavoratore fortunato

mentre il sole splende nel cielo e gli uccellini cinquettano allegri
mentre intere famiglie pasteggiano sazie e sui prati fioriti si rincorrono i bimbi

attanaglia la mente e l'anima del proletario un'unica angoscia
come macigno infatti pesa il pensiero delle sempre più prossime ore lavorative
e nel buio della sua alienazione scoraggiato e adirato si chiede "perchè proprio io"?
con affanno si getta alla ricerca di altri possibili compagni di sorte e sventura
ed ecco che al suo silenziosissimo appello pervongono folle di camici bianchi e infiermieri, guardie e casellanti
rincuorato dai risultati della sua indagine, proprio mentre si lascia rassarenare dalla saggezza popolare del mal comune mezzo gaudio
una rivelazione! la cruda constatazione della differenza
il salario

più amareggiato di un amaretto
non gli rimane che rimembrare il passato
sperando in un più radioso futuro


primo maggio 2006 ->














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