giovedì 3 luglio 2008

oltre a tutta un'altra serie di oggettivi e quanto mai fisiologici motivi
penso di aver capito come mai dormo così tanto, in ogni momento
tra l'altro non mantenendo un sonno lungo e continuo, ma alzandomi e riappisolandomi ogni oretta

dormendo sospendo ogni pensiero e considerazione
svegliandomi ho sempre la sensazione che la realtà precedente sia stata un brutto sogno
rendendomi poi conto dell'illusione, mi rimetto a dormire per rientrare in stand-by neurologico

un circolo perfetto dal quale non si esce, se non per andare a mangiare carpacci di bresaola al grottino o per abbronzarsi sul lungomare unte di crema protettiva (che sennò a quarant'anni la pelle fa schifo e il visino è grinzoso)

ad ogni modo solo un genio (assonnato) come me poteva partorire un simile assurdo stratagemma
sospensione - illusione - sospensione - illusione

tra l'altro un pomeriggio di quattro anni fa, durante la lezione di un corso fotografico, ci diedero alcuni scritti di gordon parks
un verso in particolare mi lasciò esterefatta

certa gente non dovrebbe mai essere lasciata sola nemmeno mentre sogna

la rilessi più volte senza andare oltre, pensando a quanto fosse vera, a quanto ne sentissi il bisogno

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